martedì 16 novembre 2010

Gli inganni della bellezza

"Al tramonto eravamo sul crinale più alto e la vista verso occidente era di un'esaltante meraviglia. Il sole calò in uno sfavillio d'oro e di fuoco dietro una serie di catene montagnose, ciascuna con una sfumatura di verde, di blu, di violetto, di nero che mutava con la distanza; le più vicine erano soffici e spumose di foreste, quelle lontane dure e precise.
Quanto ingannevole può essere la bellezza! Quel panorama toglieva il fiato con la sua vastità, la sua quiete, la sua vitalità. Eppure era da lì, sotto quegli alberi maestosi come cattedrali, da quelle macchie di bambù esuberanti come fuochi d'artificio, che partiva il sentiero di dolore che traversa tutti i confini, varca tutti i mari, arriva in tutti i paesi per entrare nelle nostre case e uccidere i nostri figli. Quel che avevo dinanzi era il cuore del Triangolo d'Oro - anche quello che nome ingannevole! -, la fonte di gran parte dell'eroina oggi prodotta nel mondo. L'uomo che andavo così faticosamente a incontrare regnava su quell'impero di morte."

Tiziano Terzani - Un indovino mi disse

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