venerdì 18 novembre 2011

La strada dritta

Il libro giusto nel periodo giusto.
Non è un romanzo e non è un documento di progetto dell'Autostrada del Sole: è un po' tutti e due, storie e personaggi veri si mischiano all'invenzione narrativa.
Ma quello che più mi ha colpito, forse a causa del travagliato periodo storico/economico/politico che stiamo vivendo in Italia in questa fine 2011, è la determinazione che tutte le persone coinvolte in questa impresa hanno dimostrato dalla posa di quel cippo in mezzo al nulla di San Donato fino all'inaugurazione dell'ultimo tratto.
Dalle porte di Milano al ponte sul Po, dal viadotto dell'Aglio alle gallerie attraverso gli Appennini fino a Napoli tutti si sono mossi in un'unica direzione e con un unico obiettivo, dai ministri che hanno voluto questa "follia" fino ai progettisti e all'ultimo degli operai: completare quei 700 e rotti chilometri di strada che doveva unire il Paese appena uscito dalla guerra.
Basterebbe una delle frasi riportate all'inizio del libro per riassumerlo: "Gli Americani sono gli unici ad aver costruito autostrade e potremmo chiamarne uno per costruirla. Ma questa autostrada devono farla gli Italiani"

lunedì 14 novembre 2011

Walking Marta


Ebbene sì, il piccolo terremoto da quadrupede gattonante che era si è finalmente evoluta in un bipede camminante! Oddio... definire camminata quell'andatura ciondolante e ciabattante forse farebbe impallidire qualche marciatore o maratonata, ma vallo a spiegare a una bambina di 15 mesi!
Prima ha imparato a tirarsi in piedi da sola, poi ha cominciato a muovere i primi passi tenendola con due mani, poi con una... e poi via!
Quand'è stato il giorno "ufficiale" dei primi passi da sola? Non lo so... Come non ricordo il giorno del primo dentino... o il giorno della prima parola... o quale sia stata la prima parola che ha detto (anche se cacca sembra ricevere parecchi voti!). L'unica data che riesco a recuperare con certezza è quella della prima pastasciutta... ma solo perché ho le foto al ristorante!
Mi sto rendendo sempre più conto che con la Marta (ma immagino con tutti i bambini) funziona così: non fai in tempo a renderti conto che sta imparando a fare una cosa che la sta già facendo benissimo e ne sta già imparando una diversa.
E alla fine non te ne frega neanche granché di sapere se i primi passi da sola li ha fatti ieri o l'altro ieri o se la prima parola è stata mamma o papà. Il "primo diario" che ci hanno regalato quand'è nata non lo compileremo forse mai.
Ti restano però una svagonata di ricordi, di immagini che niente e nessuno potranno mai cancellare dalla memoria.

P.S.: mi hanno sempre fatto un po' impressione i bambini "col guinzaglio", ma se le premesse sono quelle di questi giorni mi sa che ne avremo bisogno!!!