sabato 16 ottobre 2010

Elogio delle navi (e delle donne)

Che invenzione straordinaria, le navi! E debbono scomparire? Certo, mi si dice: debbono scomparire per "ragioni di mercato", perché, economicamente, le navi non "rendono" più. Così funziona il nostro mondo e così ci togliamo un altro piacere. Finiremo per far scomparire anche le donne! Invenzione d'Iddio, quelle! Certo: le faremo scomparire il giorno in cui si scoprirà che si possono fare figli molto più economicamente in provetta, senza dover aspettare nove mesi: quando si scoprirà che non c'è più "mercato" per l'amore e che gli uomini possono mettere il loro pisello in una macchina programmata elettronicamente per tutti i desideri, senza il rischio di malattie, senza che quella pretenda qualcosa per sé, tranne dei soldi. Evviva le navi!
Evviva le navi! Con il loro ansimare, scuotere, sospirare; con il loro gioire delle carezze delle onde, con il loro godere nell'amplesso del mare, le navi sono a misura d'uomo. Terniamole in vita come una prova d'amore. Usiamole per far felici gli uomini romantici. Usiamole per salvare i depressi! Facciamo viaggiare sulle navi chi non sopporta più il peso della vita , chi non vede ragione per tirare avanti, chi si sente soffocare, e risparmieremo quintali di pasticche; faremo a meno del Valium e del Prozac!

Tiziano Terzani - Un indovino mi disse

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