Faccio una premessa: questo libro mi è piaciuto talmente poco che mi viene il sospetto di non averlo capito per nulla...
Innanzitutto il protagonista è quanto di più irreale si possa immaginare: un premio Nobel per la fisica obeso, disordinato, donnaiolo e semi-alcolizzato.
Nell'arco di tutto il libro i dialoghi sono davvero pochi e non sono neanche compensati dalle lunghe descrizioni di eventi e storie passate: se servissero a inquadrare gli eventi correnti sarebbe un conto... ma restano tutte lì sospese e fini a sé stesse.
Si salvano le ultime 50-60 pagine del libro in cui le vicende narrate fino a quel momento si ricongiungono e sembra che si debba arrivare a una conclusione. E invece tutto resta lì sospeso come se tutto il libro fosse solo un prologo a un'altra storia... che però non c'è.