mercoledì 18 luglio 2012
Steve Jobs
"Si riteneva un artista, e lo era, e si comportava da tale": credo che in questa frase dell'ultimo capitolo del libro si riassuma la vita e il lavoro di Steve Jobs.
E alla luce di questa frase si spiegano tutte le sue "stranezze": l'essere vegetariano, la dicotomia "eroe/stronzo", la cura maniacale per i più piccoli dettagli, le migliaia di sfuriate con i dipendenti... Ma tutto questo ha generato la Apple.
E' stato interessante poi scoprire alcuni aspetti che non conoscevo: l'uso di LSD in gioventù, il rapporto nemico/amico con Bill Gates, il rapporto con i figli vissuto veramente solo negli ultimi anni di vita... Ma soprattutto il suo iniziale rifiuto di curare il cancro che l'ha poi ucciso l'anno scorso: se l'avesse affrontato nel modo giusto fin dall'inizio forse la Apple avrebbe ancora il suo amministratore delegato.
Una nota sull'autore: avrà anche scritto diverse biografie, ma non mi è per niente piaciuto il modo con cui questo è scritto: mi è sembrato che spesso lasciasse delle cose in sospeso senza più riprenderle e di saltare dal presente al passato senza alcuna coerenza.
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