E' un libro che ho comprato "per sbaglio" scambiando Belfast con Dublino, ma che alla fine mi ha appassionato dalla prima all'ultima pagina.
Due amici, uno cattolico e uno protestante, e il resto della loro strampalata combriccola vivono la loro vita di tutti i giorni nella Belfast dei Trubles dell'inizio degli anni 90. Tra amori e birre, imprese commerciali e disoccupazione tutto viene sconvolto da un drammatico attentato (bellissima e toccante, nella sua drammaticità, la descrizione nel capitolo 11) che interrompe per un po' la goliardia del gruppo.
Ma poi la vita riprende il suo corso e anche l'arimistizio proclamato dall'IRA non scovolge più di tanto le loro esistenze, la vita delle persone normali continua a seguire il suo corso. Perché dopotutto, come dice Jake il cattolico, "non conosco nessuno che ha combattuto questa guerra"