Il più grosso pregio di questo libro è di non essere nè una serie di articoli della Gazzetta, nè una biografia in senso stretto fatta solo di date ed eventi.
Per tutto il libro infatti sembra di essere su una panchina degli spogliatoi del Palzzetto (con la P maiuscola, da buon varesino) a ripercorrere la carriera di Meneghin attraverso i racconti di quello che succedeva sul campo e fuori tra un gruppo di ragazzi che se ne combinavano di ogni e che le combinavano anche ai coach, attraverso i rapporti fatti di gomitate sotto canestro e traffici di caviale fuori con i rivali russi, attraverso gli infortuni e le vittorie dalla prima partita in maglia Ignis fino alla sfida Trieste-Varese che voleva dire Dino contro Andrea passando attraverso le vittorie con la nazionale. Tutto condito da un sano linguaggio da spogliatoio e dalla consapevolezza di essere uno che ha vinto tutto il vincibile e di avere dato tutto quello che aveva per quella benedetta palla a spicchi.
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